Una linea sottile, quella tra sicurezza e pericolo, tra una serata tranquilla e una tragedia: La Linea Sottile è il nome del progetto di Fondazione LHS (Leadership in Health & Safety), nata da Saipem “con la missione di diffondere la cultura della prevenzione e della sicurezza in tutti gli ambiti, lavorativi e non solo con strumenti di comunicazione innovativi e non convenzionali per arrivare soprattutto ai cuori delle persone” spiega Davide Scotti, segretario generale di Fondazione LHS presente nella mattinata del 29 gennaio al Cinema Teatro Politeama che ha accolto circa 800 studenti del triennio delle Scuole Superiori piacentine per l’inizio della seconda fase dell’edizione 2023/24 del progetto “Sulla Strada Giusta” organizzato dall’Associazione Sonia Tosi.

 

E la linea sottile è quella che lega anche due tragedie, quella di Sonia Tosi (uccisa in uno scontro stradale nell’agosto 2021 insieme al fidanzato Daniele Zanrei mentre erano sulla loro Vespa sulla strada di Zena di Carpaneto, investiti da un ragazzo alla guida di un’auto che viaggiava a oltre 120 km/h e alla guida con un tasso alcolemico sei volte oltre il limite) e quella della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, dove, nel 2018, a causa dello spray urticante spruzzato nel locale sovraffollato rispetto alla sua capienza, hanno perso la vita schiacciati dalla folla 5 ragazzi ed una mamma e sono rimaste ferite 59 persone.

 

Durante l’incontro, raccontando quella tragedia, è stato proiettato il docu-film “Doveva essere una festa” di Luca Pagliari, presente all’evento: “il docu-film è nato da un’arrabbiatura, perché arrivi sempre dopo a pensare alla sicurezza e ciò che (non) doveva accadere è accaduto. Alla Lanterna Azzurra andava a volte anche mia figlia e mi ha sempre raccontato del sovraffollamento ma il mondo degli adulti ha scelto di pensare solo al denaro, tralasciando la sicurezza”. Il docu-film “Doveva essere una festa” è molto diverso dai tradizionali documentari e non vuole impietosire o suscitare lacrime e commozione, ma racconta, anzi, attraverso le parole degli stessi ragazzi, una tragedia che poteva e doveva essere evitata.

La storia della Lanterna Azzurra, che in quella tragica serata avrebbe dovuto ospitare il cantante Sferaebbasta ci insegna cosa accade quando “non vengono prese nemmeno le minime precauzioni di sicurezza, con uscite di sicurezza bloccate e l’inesistenza del sold-out, facendo entrare tutti ben oltre la capienza del locale” spiega Pagliari.

 

La mattina era iniziata con l’introduzione di Danilo Tosi, presidente dell’Associazione Sonia Tosi e papà di Sonia che aveva ricordato alcuni dati sull’incidentalità stradale, con “circa 3000 persone morte in scontri e collisioni stradali nello scorso anno, che sono 3000 famiglie che non vivranno mai più come prima”. Tra le cause degli scontri stradali “ci sono sempre la distrazione e la velocità e la cosa incredibile è che il 90% degli scontri sarebbe evitabile con il buonsenso”. Solo a Piacenza, continua Tosi “sono state registrate nello scorso anno 26 vittime, dobbiamo sentire la responsabilità per questi numeri e cambiare i nostri comportamenti”. Si parla tanto, con polemica dei limiti a 30 km/h decisi per la città di Bologna: “sono polemiche inutili” spiega Tosi “a 30 km/h le città sono più vivibili, il modello della città 30 è supportato da studi scientifici e salverebbe vita nel 90% degli incidenti, se il tempo perso andando ai 30 all’ora può salvare vite allora è tempo ben speso”.

 

Ha preso poi la parola Simona Tosi, vicepresidente dell’Associazione Sonia Tosi e sorella di Sonia: “siamo molto grati di poter accogliere il progetto di Fondazione LHS perché ci permette di ragionare tutti insieme su cosa voglia dire sicurezza e responsabilità. La sicurezza non è solo un bisogno primario ma è un diritto, è all’articolo 3 della Dichiarazione dei Diritti Umani insieme al diritto alla vita e alla libertà. La sicurezza è qualcosa con cui veniamo al mondo, che nessuno ci può strappare o togliere”. È fondamentale, continua Simona Tosi “imparare a prendere consapevolezza di questo diritto e a prendercene cura”.

 

La mattinata di lavori ha visto anche la partecipazione di Mario Dadati, assessore alle politiche educative e sport del Comune di Piacenza, Francesco Brianzi, Assessore alle politiche giovanili, università e ricerca con delega ad Agenda 2030, che con il bando Piacenza 2030, sostiene il progetto e “aiuta le associazioni a realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Unione Europea e dell’ONU, anche in tema di sicurezza stradale e sicurezza in generale”. Erano presenti all’incontro anche Fiorenzo Zani dell’Ufficio Scolastico provinciale, la professoressa Elisabetta Ghisoni, insieme alla studentessa Letizia Burgio, in rappresentanza del Liceo “Melchiorre Gioia”, capofila del progetto, Michele Rosato, Presidente dell’Automobile Club Piacenza e il Commissario Achille Favari, Dirigente sezione Polizia Stradale Piacenza. “Sulla Strada Giusta”, sostenuto dal bando Piacenza 2030 e organizzato dall’Associazione Sonia Tosi, ha il patrocinio dell’Ufficio Scolastico regionale/Provinciale, della Regione Emilia Romagna, della provincia di Piacenza, dell’ACI, della Polizia stradale ed è realizzato con la collaborazione del Comune di Piacenza.

 

Alla fine dell’incontro con gli studenti Luca Pagliari, regista del docu-film, ha voluto ricordare come siano “spesso tante le parole che sentiamo, ma dobbiamo fare in modo che queste parole si trasformino in esperienza e azione. Trent’anni fa ero a Radio DeeJay, a Milano e in auto, su corso Sempione avevo una auto di una persona anziana che andava molto piano, ho suonato il clacson in modo sgarbato e un mio amico che era con me mi ha detto una frase che non dimenticherò: “cosa suoni che potrebbe essere tua nonna?” Da allora io non ho mai più suonato il clacson. Il sogno è che qualcuna di queste parole rimangano dentro come la frase “Per una volta”. Tutti noi pensiamo che sdrammatizzi “per una volta che cosa vuoi che sia?” Magari guido dopo aver bevuto o non metto il casco, per una volta… È un allarme, se pensiamo questo dobbiamo sapere che abbiamo attraversato la linea sottile, siamo in una condizione di rischio”.

 

Durante la mattinata è stato anche consegnato a tutti gli studenti anche un bracciale, con i loghi dell’Associazione e del progetto La Linea Sottile, come simbolo tangibile dell’impegno che ognuno può mettere nella vita di tutti i giorni per essere responsabile e garantire la sicurezza a sé e agli altri, alla guida e non solo.

 

Dopo l’incontro del Politeama tra gli studenti partecipanti chi vorrà potrà iscriversi al concorso di idee, quest’anno per produrre un video-spot di massimo 3 minuti, che verrà premiato nella giornata conclusiva il 9 maggio 2024, alle ore 10 per gli studenti e alle ore 20:30 per genitori e cittadinanza al Teatro Municipale di Piacenza, dove si terrà anche lo spettacolo “I Vulnerabili” della compagnia Zelda di Venezia.