Pena ridotta in appello a 5 anni e 7 mesi per il giovane che con la sua Golf travolse e uccise Sonia Tosi e il fidanzato Daniele Zanrei, ad agosto 2021. Dopo poco più di 2 anni di arresti domiciliari sconterà il resto della pena in prova ai servizi sociali.

È una sentenza amara, quella pronunciata dal collegio dei Giudici di Bologna lo scorso 12 settembre, nel processo che ha visto imputato Paolo Ziliani. Il giovane ragazzo nella serata del 31 agosto 2021 nei pressi di Zena di Carpaneto alla guida della sua Golf, travolse la Vespa di Daniele Zanrei e della fidanzata Sonia Tosi, uccidendo i due giovani sul colpo.

La pena per il giovane, che era stata di 6 anni di reclusione in primo grado, con rito abbreviato, infatti, è stata ridotta, grazie alla rinuncia ai motivi dell’appello, con un ulteriore sconto: 5 anni e 7 mesi con la revoca degli arresti domiciliari ai quali Ziliani era sottoposto. Il resto della pena, dopo poco più di due anni ai domiciliari sarà scontata con l’affidamento in prova ai servizi sociali.

All’imputato era contestata l’aggravante della guida in stato di ebrezza (è stato accertato che il tasso alcolemico era di 2,1 g/ litro di sangue, quattro volte superiore al limite di legge di 0,5 g/l) e di aver superato il limite di velocità: nel punto dove avvenne lo scontro il limite era di 50 km/h, mentre secondo i rilievi svolti il giovane viaggiava ad una velocità di 115 km/h.

Si conclude, quindi, la vicenda giudiziaria che doveva dare una risposta sul perché della morte di Sonia e Daniele: l’investitore si trova, dopo poco più di due anni, libero, con la revoca dei domiciliari e con il semplice affidamento in prova ai servizi sociali. Una sentenza amara per i famigliari di Sonia e Daniele, che, invece, scontano la “condanna” di non avere più Sonia e Daniele a vita.