Danilo Tosi, presidente della nostra associazione, consegna alla Provincia lo studio per la messa in sicurezza del tratto Cadeo–Carpaneto
Prosegue il nostro impegno concreto per la sicurezza stradale, nel ricordo di Sonia e di tutte le vittime della strada. Nei giorni scorsi, il presidente della nostra associazione Danilo Tosi ha consegnato ufficialmente alla Provincia di Piacenza lo studio tecnico redatto dall’ingegnere Leonardo Querci, in collaborazione con l’Associazione Lorenzo Guarnieri di Firenze.
L’analisi si concentra sul tratto della provinciale 29 tra Cadeo e Carpaneto, purtroppo noto per la sua pericolosità e già teatro di numerosi incidenti mortali.
L’articolo pubblicato da Valentina Paderni su Libertà riporta in dettaglio i contenuti dello studio: dalle proposte per un maggiore controllo della velocità agli interventi infrastrutturali pensati per salvare vite.
Crediamo fortemente che solo attraverso un’azione coordinata e responsabile tra cittadini, istituzioni e forze dell’ordine si possa prevenire nuove tragedie
Sicurezza stradale, cosa fare nel tratto tra Cadeo e Carpaneto
CARPANETO/CADEO
La strada provinciale 29 è un lungo rettilineo, di quasi 8 chilometri, che collega Cadeo a Carpaneto, attraversando i piccoli centri abitati di Zena e Cerreto Landi. Il tratto, purtroppo, è già stato più volte scenario di incidenti mortali (otto negli ultimi 30 anni). Il più recente ha visto come vittima il piccolo Yaman Serin, lo scorso febbraio, di soli 4 mesi. Nel 2021 hanno perso la vita la 27enne Sonia Tosi e il 30enne Daniele Zanrei: in sella ad una vespa, sono stati tamponati e travolti da un’auto a gran velocità.
Della pericolosità del tracciato extraurbano che si snoda in un ambiente rurale abbiamo dato risonanza in più occasioni. Anche l’incontro con i residenti di Zena, avvenuto lo scorso lunedì, ha dato risalto alla necessità di intervenire per mettere un freno alla pericolosa gara di velocità che quotidianamente interessa la provinciale.
Danilo Tosi, presidente dell’associazione piacentina intitolata alla figlia Sonia, in collaborazione con l’associazione Lorenzo Guarnieri di Firenze ha commissionato uno studio, curato dall’ingegner Leonardo Querci, per suggerire proposte che possano migliorare la sicurezza stradale del tratto. Il documento è stato consegnato alla Provincia di Piacenza.
Gli interventi da attuare
Come prioritario viene indicato il controllo di polizia locale e carabinieri nel misurare la velocità con apparecchi mobili presidiati e nel sanzionare chi supera i limiti. La letteratura scientifica – viene riportato- indica una riduzione della mortalità a seguito dell’installazione di autovelox che va dal 7% al 65%.
Il padre di Sonia Tosi, presidente dell’associazione intitolata alla figlia con il vice Fermi consegna a Calza lo studio dell’ingegner Querci
Si raccomanda poi: di installare un portale che sovrappassa la sezione stradale ad ogni accesso dei centri abitati di Carpaneto, Cerreto Landi e Zena, inserendo un pannello laterale con il limite di velocità illuminato, di inserire la segnaletica stradale con il limite di velocità di 70 chilometri orari nel tratto extraurbano e il limite dei 50 chilometri orari all’ingresso dei centri abitati, di mantenere ben tracciate le linee di margine e di tracciare dei rallentatori ottici in avvicinamento ai centri abitati o le intersezione pericolose, di proteggere gli elementi di muratura presenti a bordo strada di canali irrigui per prevenire eventuali urti frontali (ciò che è accaduto lo scorso febbraio, quando l’auto che guidava la mamma del piccolo Yaman è andata a sbattere contro un manufatto di cemento).
Fondamentale inoltre per garantire la corretta visibilità – viene sottolineato – è l’illuminazione di intersezioni e curve.
«Dalle più immani tragedie, come la morte di due giovani ragazzi e un bambino, è possibile imparare, per evitare di dover piangere altre vittime – viene scritto -. E’ solo grazie ad una sicurezza partecipata e condivisa da tutti gli attori della sicurezza stradale, ovvero utenti, gestori ed enti preposti ai controlli, che sarà possibile diminuire la mortalità per incidenti stradali».