Importante partecipazione per il seminario per giornalisti aperto al pubblico, organizzato lo scorso 6 giugno all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano dall’Ordine dei Giornalisti di Bologna e dalla Fondazione Ordine dei Giornalisti Emilia Romagna con la collaborazione dell’Associazione Sonia Tosi e dell’Associazione Lorenzo Guarnieri. Il seminario, dal titolo “Il valore delle parole. La narrazione sbagliata degli scontri stradali e l’importanza di una corretta comunicazione” ha visto la partecipazione di circa 50 giornalisti.
Durante la mattinata di lavori si sono succeduti diversi interventi che, da diversi punti di vista e prospettive, hanno analizzato il modo in cui vengono raccontati nei media e non solo, gli scontri stradali. “Usando la parola incidente, anche inconsapevolmente” spiega Danilo Tosi, presidente dell’Associazione Sonia Tosi, che ha aperto i lavori del seminario, “ci hanno fatto credere che il destino o il caso abbiano portato alle morti sulle strade”. Mia figlia Sonia, continua Tosi “avrà per sempre 27 anni e quando si leggono titoli come ‘Strada-killer’ è bene ricordare che non è certo stata la Strada Provinciale a ucciderla, ma il comportamento di un essere umano”. È tempo, spiega ancora Tosi “di dare il giusto valore alla vita umana e il giusto valore alle parole”.
È intervenuto al convegno anche Giorgio Lambri, giornalista e Consigliere regionale dell’Ordine dei Giornalisti Emilia Romagna, che ha spiegato come “l’Ordine è sempre impegnato sulla correttezza delle parole. Un giornalista può e deve scegliere le parole giuste: uno scontro stradale dopo essersi messi alla guida dopo aver bevuto non è un evento inatteso, quindi non è un incidente. Bisogna avere sensibilità e pacatezza, senza privilegiare il punto di vista dell’automobilista”.
Stefano Guarnieri, invece, vice-presidente dell’Associazione Lorenzo Guarnieri, e dal 2010 impegnato nella promozione della cultura della sicurezza stradale ha spiegato “ciò che viene scritto e detto ha un impatto: una delle parole che più ha contribuito ad una narrazione sbagliata è ‘incidente’. Il termine incidente lascia intendere che l’evento è al di fuori del controllo umano, in realtà per il 95% sono eventi (scontri) evitabili”. L’etimologia della parola va ricercata nel latino incidens, participio presente del verbo incidere “accadere, sopravvenire”. Ha dentro di sé, spiega Guarnieri, “un concetto molto sbagliato: è inevitabile in quanto accade e non ci si può fare niente. Ma non si tratta mai di fatalità”. Spesso, continua Guarnieri “viene usato un linguaggio giustificativo nei confronti dell’autore e colpevolizzante per la vittima e le parole usate possono avere un impatto sulle vittime e sulla loro capacità di riprendersi la loro vita”.
Pietro Visconti, direttore di Libertà, pur non potendo essere presente, ha voluto inviare un messaggio al seminario, elogiando il lavoro di Tosi e Guarnieri: “siete un esempio di come il dolore può trasformarsi in servizio civico, è un onore seguirvi su questa strada”.
Importante, poi, l’intervento di Elisabetta Mancini, Dirigente superiore della Polizia di Stato, che in collegamento da Roma, ha raccontato di come l’incontro tra Polizia di Stato e Stefano Guarnieri abbia avuto un impatto sul modo in cui la Polizia approccia la comunicazione del lutto con il progetto Chirone “prima si sottovalutava l’incontro con la famiglia della vittima e il poliziotto, per formazione, non si metteva nei panni di chi subiva la perdita, con il progetto Chirone le cose sono cambiate, sia nella comunicazione, che viene fatta di persona e in uniforme, sia nel trattamento degli effetti personali della vittima”.
A chiudere i lavori è stata Simona Bandino, giornalista, impegnata da anni nel supportare l’Associazione Lorenzo Guarnieri nelle attività di comunicazione: “come da codice deontologico il giornalista deve attenersi alla realtà dei fatti: non esistono auto-killer e la parola incidente può fuorviare. Per cambiare prospettiva si potrebbe cominciare a considerare che non si tratta di incidenti, ma di reati, e come tali hanno vittime e una pena da scontare”.
Il seminario è stato presentato da Alberto Fermi, Giornalista pubblicista: “nel ringraziare tutti i partecipanti, come ci piacerebbe che questo diventasse un appuntamento annuale, in cui potersi aggiornare sulla comunicazione e sulla sicurezza stradale”. Al seminario hanno partecipato, inoltre, rappresentati della Croce Rossa Italiana, il Commissario Capo Polizia di Stato Dirigente sezione Polizia Stradale di Piacenza, Davide Pani e Paola Gazzolo, Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza.